La valle di Baum

di Piera Parma
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Nelle desolate lande di questa terra la tribù degli alberi trovò vita nelle foreste ai piedi della grande montagna. Io sono Alèksa, Comandante dei guerrieri Baumkriu. Il nome deriva dalla foresta nella quale la nostra tribù si è stanziata e vive. Siamo un popolo di guerrieri e guaritori, essendo nati e cresciuti nei floridi boschi, abbiamo imparato a cacciare, a difenderci dalle bestie e da altri clan che ci attaccano per impadronirsi dei nostri medicamenti.
I più anziani sono ambasciatori, ovvero portatori di saggezza, cultura e storia. Noi giovani della tribù veniamo allevati fino all’età in cui poi siamo capaci di difenderci e attaccare, dopodiché, in base alle nostre capacità, ci lasciano scegliere se diventare combattenti o guaritori. Coloro che desiderano essere guerrieri vengono addestrati dai più forti combattenti della comunità, in seguito poi classificati come Schblut. Al di sopra delle foreste si erge un’imponente montagna innevata, essa è abitata dal clan del ghiaccio, che chiamiamo: Aiskreu. Questa è una delle tribù limitrofe più spietata: attaccano di notte col favore del vento, uccidono i nostri guerrieri nel sonno, ci depredando di ciò che possediamo, bruciano i nostri campi. Nelle notti in cui la luna è l’unico fascio di luce che illumina queste terre, i novizi, accompagnati da combattenti esperti, si avventurano sulla montagna, alla ricerca dei villaggi della tribù del ghiaccio. I giovani combattenti affrontano un’ardua prova di coraggio e resistenza, testano le loro abilità attaccando i villaggi, battendosi contro i guerrieri dell’altro popolo e solo dopo aver brutalmente ucciso il loro comandante possono far ritorno all’accampamento con cibo, provviste e nuove armi. C’è chi, per la troppa paura, scappa, spesso perdendosi e morendo nelle ostiche trappole di cui la montagna è disseminata. Ma coloro che, da vittoriosi, tornano al villaggio sono chiamati a festeggiare e a gioire della nuova conquista. Nei momenti di apparente calma la tribù si spinge oltre la foresta, verso il torrente, ove intrattiene scambi di ogni genere con il popolo del fiume: i Flumkipa. In principio la tribù del fiume, avversa alla nostra espansione e alla condivisione dell’acqua, ci respingeva minacciandoci, attaccandoci e persino distruggendo gli unici collegamenti tra una riva e l’altra. Dopo una lunga lotta i saggi Flumkipa e gli ambasciatori Baumkriu giunsero ad un accordo, una tregua che si consolidò poi in pace grazie ad una condivisa e crescente fiducia.

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